Days Gone Remastered: La Recensione - I panorami del selvaggio Oregon

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I panorami del selvaggio Oregon

La prima cosa che salta agli occhi di chi si avventura nuovamente nel mondo di Days Gone è la cura maniacale dei dettagli. Le foreste dell’Oregon sono ancora più belle e realistiche: l’illuminazione dinamica gioca un ruolo cruciale nel dare vita alla vegetazione, alle montagne e ai cieli stellati, che sembrano trasformarsi di minuto in minuto, e se le differenze grafiche non sono così facili e nette da scorgere a primo impatto, basti vedere la nuova resa della notte, molto più “buia” e realistica. La versione PS5, con le sue due modalità grafiche (Qualità e Performance), offre, rispettivamente, una risoluzione 4K dinamica a 30fps e una fluidità a 60fps. Se la prima enfatizza ogni sfumatura dei paesaggi, la seconda garantisce una sensazione di gioco fluida e precisa, riducendo i cali di frame rate che si verificavano nella versione PS4. Ma è su PC che Days Gone Remastered esprime la sua potenza visiva: texture più dettagliate, distanze di rendering maggiori, e un livello di dettaglio che rende ogni angolo del mondo di gioco più vivido e immersivo. La sensazione di trovarsi nel mezzo di una natura selvaggia, dove l’apocalisse non ha cancellato la bellezza, è ora più forte che mai. Ogni viaggio in moto diventa una scoperta visiva che affascina e sorprende, con riflessi più definiti, ombre che seguono l’ora del giorno e luci che disegnano un’atmosfera unica.

 

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